Dal 28 aprile al 15 giugno si svolse la grande esposizione floreale Fiori del Mondo a Torino, con la sigla Flor '61.
Ideatore e realizzatore fu l'industriale ottico e Cavaliere del Lavoro Giuseppe Ratti, grande appassionato di fiori e giardini; un piccolo monumento nel Giardino Roccioso lo ricorda.
Con 800 espositori provenienti da 19 nazioni, tra cui il Belgio, la Francia, la Germania, l'Olanda e la Svizzera, e 600.000 visitatori, Flor '61 è a tutt'oggi la manifestazione di giardinaggio di maggior successo che sia mai stata organizzata in Italia.
La Mostra occupava i cinque saloni del Palazzo delle Esposizioni al Valentino per una superficie di 45.000 m, con altri 140.000 m² all'esterno. Furono esposte composizioni floreali, piante da appartamento e da serra, piante acquatiche ed alcune piante esotiche molto rare. Vi era inoltre uno stand dedicato ai libri sul giardinaggio, una sezione Fotografie di fiori e giardini e un'altra che trattava Il fiore nella filatelia. Venne creata anche un'installazione permanente come il Giardino Roccioso, costruito in collaborazione con l'architetto paesaggista Giuseppe Roda e con Piero Bertolotti, del Comune di Torino.
Ci vollero 9 mesi di lavoro per rimodellare una valletta di 12.000 m², creando laghetti, corsi d'acqua con piccole cascate e ponticelli, stradine lastricate, terrazzi e punti di sosta, oltre ad impiantare 8.000 rosai delle varietà più disparate; il costo fu di 100 milioni di lire. Molto curata fu l'illuminazione notturna, su progetto di Guido Chiarelli, realizzata con tre torri faro munite di 66 proiettori, più altri numerosi punti luce per mettere in risalto angoli particolarmente suggestivi. La fontana luminosa completamente automatica suscitava grande ammirazione.
La regina Elisabetta, appassionata di floricoltura ed ella stessa produttrice di pregiate orchidee, trovò la mostra magnifica e non nascose il suo apprezzamento.
Il grande successo di Flor '61 diede una forte spinta in avanti al verde pubblico torinese; oltre all'ampliamento e potenziamento del Parco del Valentino, diede origine ai magnifici "incroci fioriti", che per alcuni anni resero uniche le strade di Torino ed erano opera della scuola di giardinaggio diretta dal Cavalier Giuseppe Ratti.